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Quella mattina, quando Cheddonna aprì la propria pagina di Facebook, constatò di aver ricevuto l’ennesima richiesta di amicizia. “Sarà il solito amico dell’amico, dell’amico, che vuole aggiungere più contatti possibile alla sua lista…che noia, ora lo cancello…” sbuffò Cheddonna, ma non riuscì a terminare il pensiero, perché il nome che le era apparso non era certo quello di uno sconosciuto.
“Una richiesta di amicizia da NonnaNenna” c’era scritto, nero su bianco.
“Nonnanenna su Facebook? Tutto mi sarei aspettata, ma non di trovarla qui!” esclamò Cheddonna, non riuscendo ancora a credere ai suoi occhi. “Ora le scrivo!” e così dicendo cliccò sul nome di Nonnanenna. L’immagine che le apparve era quella di una mongolfiera, con a bordo, piccolissime, due figurine nere. Nonnanenna aveva scelto proprio quella, perché le ricordava il regalo che aveva deciso di farsi per i suoi novant’anni: salire per la prima volta, appunto, su una mongolfiera.
Nella lista di amici di NonnaNenna, che era già di tutto rispetto considerando la sua recente iscrizione al social network, spiccavano i nomi di IlPrincipe, di Cheddolce, di sua figlia Kikk@, della Fulvia e di Unozio.
“Ma come?” disse tra sé e sé Cheddonna, “Sono l’ultima a saperlo?” e si accinse a scrivere una mail piuttosto polemica all’anziana parente, quando la sua attenzione fu attratta dai messaggi che affollavano la bacheca di NonnaNenna.
IlPrincipe scriveva: “La mamma mi stressa! Non voglio andare più a nuoto!”; la Kikk@, dal canto suo aggiungeva: “Il preside è un tiranno! Abbiamo deciso di okkupare il liceo”, mentre Cheddolce, che non doveva aver ancora visto il post della figlia ed aveva chiaramente avuto una giornata difficile, dichiarava: “Ora basta, ho deciso: da oggi cambio parrucchiere!”
Poco più sotto, il messaggio di Unozio suonava ben più accorato “Non posso continuare ad inseguire un amore impossibile…devo dimenticarla!” e La Fulvia, che ancora una volta non aveva capito di essere l’oggetto di tale, sfortunato amore, gli rispondeva: “Bravo! Anch’io ho fatto così e ora mi sento finalmente libera!”. Vicino ad ogni messaggio c’era una risposta di NonnaNenna, che aveva una parola buona per tutti e ora consolava, ora riprendeva affettuosamente, ma con fermezza, coloro che le pareva proprio stessero uscendo dal seminato.
Cheddonna sorrise, pensando a quella piccola, saggia ed imprevedibile donna e, deposto ogni intento bellicoso, digitò soltanto: “Benvenuta su Facebook!”
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