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  • chiarapesentiagost

Fr@nko.



Il negozio, come al solito, era affollatissimo, ma Cheddonna, come cliente abituale, aveva naturalmente una sua corsia preferenziale. "Fr@nko, tesoro, scusa se non ti ho telefonato, ma è un’emergenza!" strillò Cheddonna tenendo nervosamente attorcigliata una ciocca di capelli intorno a un dito. "Cosa succede, mia cara?" domandò tra la folla una voce, appartenente ad un uomo sulla cinquantina, abbronzato e con i capelli cortissimi, di un biondo abbagliante. Abbandonata per un attimo la cliente di cui si stava occupando, Fr@nko si precipitò a vedere cosa fosse successo a Cheddonna, e, trovandola scossa, la fece accomodare su un divanetto fucsia, appoggiandosi, a sua volta, sul bracciolo. "E’ un disastro!" piagnucolava Cheddonna. "Stamattina mi sono guardata allo specchio e ho visto questi…guarda tu stesso!" e Cheddonna indicò affranta alcuni capelli bianchi, spuntati nottetempo. "Ma, mia cara" sussurrò Fr@nko, rassicurante, "sono qui per questo!" e, sparito per un attimo nella stanza accanto, ne riemerse con una vaschetta ed un pennello. "Ecco qua, questo nuovo colore chocolat noir risolverà in un attimo ogni tuo problema. Voilà!"

e Fr@nko, dopo aver accuratamente applicato la tinta a Cheddonna, ritornò dalla cliente che stava seguendo. Guardandosi soddisfatta nello specchio, un’ora più tardi, Cheddonna pensava che, in certi momenti, nessuno è in grado di capirti meglio del tuo parrucchiere.


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