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  • chiarapesentiagost

Bugie e piccoli tradimenti.



Dopo un pomeriggio di shopping selvaggio per le vie del centro, Cheddonna e la sorella Cheddolce, con le braccia cariche di eleganti ed eco-sostenibili sacchetti griffati, si apprestavano a ritornare alle rispettive vetture quando l’attenzione di entrambe fu attratta irresistibilmente da un’ultima, scintillante vetrina, che metteva in mostra un paio di favolose decolté tacco dodici.

“Mie!” esclamò d’impeto Cheddolce, bruciando Cheddonna sul tempo. “Ma cara” obiettò quest’ultima, “quel colore non ti dona affatto, e poi quest’anno è il giallo il colore più glamour!”. Cheddolce, che stava quasi per varcare la soglia del negozio, tornò sui suoi passi, indecisa.

“Dici? Vabbè, ci penserò su. Uh, com’è tardi! Devo andare al supermercato a comprare dell’affettato per la cena di stasera,” concluse, accantonando per il momento l’acquisto delle favolose scarpe.

“Come al supermercato? Ma non dici sempre che Giannicaro vuole solo il prosciutto di Pick, la boutique dei salumi, altrimenti si rifiuta di mangiarlo?” domandò Cheddonna, incuriosita. “Ma tesoro! Io ho un piccolo segreto: quando compro il prosciutto al supermercato non devo far altro che togliere la carta che lo avvolge e sostituirla con quella originale di Pick, che conservo in un cassetto, e il gioco è fatto!” rispose Cheddolce, con un sorriso compiaciuto.

“E lui non se n’è mai accorto?” ridacchiò Cheddonna, divertita.

“Mai!” la rassicurò Cheddolce, facendo l’occhiolino. Cheddonna salutò la sorella scoccandole un bacio sulla guancia e dandole appuntamento per l’indomani, le fece ciao ciao con la manina fino a quando lei e il suv che l’aveva inghiottita non ebbero svoltato l’angolo, infine entrò trionfalmente nel negozio che esponeva le scarpe tanto agognate e comprò l’unico paio rimasto. “No, mie!” pensò, senza neanche troppi sensi di colpa.


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