“Mamma, mi compri un cane?” Il ritornello che da qualche settimana IlPrincipe continuava a ripetere era sempre lo stesso. “Ma caroooo, un cane è impegnativo, bisogna portarlo in giro tre volte al giorno, lavarlo, pettinarlo, dargli da mangiare… e raccogliere i suoi bisogni!”obiettava Cheddonna, con un’espressione lievemente disgustata. “Ma ci penso io, farò tutto quello che serve. Dai, mamma, ti pregooooooo!” Se c’era una cosa che a Cheddonna non riusciva di fare era dire di no al suo unico figlio, perciò, dopo qualche tentennamento, aveva cominciato a guardarsi intorno per scegliere il cane più adatto. “Meglio un chihuahua o un bichon frisé? Oppure un Carlino…o forse uno yorkshire! Ho visto dei cappottini su I
nternet che sono un amore, e un letto a baldacchino rosa che starebbe benissimo in salotto…”pensava Cheddonna, che cominciava a immaginare il futuro nuovo inquilino. “Potrei portarlo in giro in una di quelle borse tanto carine di Vuitton…” Cheddonna era ancora tutta presa dai suoi pensieri quando sentì suonare alla porta di casa. A quell’ora IlPrincipe, che da quando frequentava le medie aveva cominciato a rivendicare la sua autonomia, rincasava da scuola a piedi, perciò Cheddonna andò ad aprire senza pensarci; quella che si presentò alla sua vista era una scena che non avrebbe mai più dimenticato. Un grosso cane nero, con gli occhi rotondi e sporgenti e una robusta coda in perenne movimento le appoggiò le zampone sulle spalle, leccandole vigorosamente il viso, mentre IlPrincipe riponeva l’ombrello grondante di pioggia. “Aiutooooo!” urlò Cheddonna, facendo un balzo indietro. “Cos’è questa laida bestia? Sei ferito? Adesso chiamo l’accalappia-cani!” “Ma no, mamma…è buonissimo! L’ho trovato per strada sotto la pioggia e mi ha seguito fin qui. Si chiama Gaetano…lo posso tenere, vero mamy?” Se c’era, appunto, una cosa che a Cheddonna proprio non riusciva di fare era dire di no al suo unico figlio, perciò, stremata, si fece da parte e lasciò che l’animale facesse il suo ingresso in casa, disseminando il parquet di nitide impronte di fango. Cheddonna sentiva, come un oscuro presentimento, che quello non poteva essere che l’inizio…
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