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Pubblicato il: 3 Febbraio 2012
Avvolta nella penombra della serata di inizio estate, la stanza era rischiarata solo dal bagliore ipnotico del maxischermo che, dopo settimane di attesa e di conti alla rovescia, si accingeva a trasmettere la prima partita dell’Italia. Dalle finestre aperte delle case vicine rimbalzavano le note dell’inno nazionale. In piedi, con la mano destra sul cuore, Cheddonna fissava il teleschermo, quasi commossa. “Mamma, che stai facendo?” la apostrofò IlPrincipe, sedendosi sul divano con una lattina in una mano e un enorme sacchetto di patatine nell’altra. “Frateelliii, d’Itaaliaaa, l’Itaaliaaa s’è deestaaa…!” continuò a cantare, imperterrita. IlPrincipe rivolse lo sguardo a Miomarito, che stava seduto nella sua poltrona preferita e ascoltava assorto l’insolita esecuzione dell’opera di Mameli. “Ma papà!” disse “Cos’è successo alla mamma? Di solito del calcio non le importa nulla!” Miomarito cercò di rassicurare IlPrincipe, visibilmente sconvolto. “Hai ragione, caro, la mamma odia il calcio, ma ogni quattro anni, con l’inizio dei campionati mondiali, subisce una specie di metamorfosi: all’improvviso comincia a chiedermi chi sarà il c.t della nazionale, quali giocatori ne faranno parte, dove si terranno le partite…insomma: in poche settimane riesce a raccogliere una tale mole di informazioni da fare invidia al più appassionato dei tifosi. “Shhhh! Non riesco a sentire il commento!” li zittì Cheddonna, infastidita da quel brusio di sottofondo. Miomarito abbassò ulteriormente la voce. “Vedi? Forse non ricordi, quando, quattro anni fa l’Italia ha vinto i mondiali… “Goooal!” gridò Cheddonna , ma, solo un attimo dopo: “Nooo! Arbitro vendutoooo!” aggiunse imprecando. “Ma no, cara, era fuorigioco!” cercò di spiegarle pazientemente Miomarito. “Fuorigioco? Maa…cos’è il fuorigioco?” domandò Cheddonna, scettica. Miomarito si addentrò in una lunga ed esauriente spiegazione tecnica, cui Cheddonna finse di prestare moltissima attenzione, annuendo di tanto in tanto con convinzione. “Tutti gli anni, durante tutte le partite, mi fa sempre la stessa domanda, e tutte le volte finge di aver capito…ormai ci ho rinunciato!” disse Miomarito, con evidente rassegnazione. “Falloooooo! Era cartellino rossoooo!” urlò Cheddonna, balzando in piedi come una molla. IlPrincipe la guardò con tanto d’occhi: decisamente quella specie di hooligan in gonnella somigliava poco alla sua mamma. “Non preoccuparti, tesoro,” disse Miomarito, dandogli una pacca sulla spalla. “Nella peggiore delle ipotesi, se l’Italia arriverà in finale, ci attende un altro mese di follia, poi tutto tornerà alla normalità…almeno per i prossimi quattro anni!”
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